Scusatemi per l'assenza di questi giorni ma è un periodo un po' impegnativo per via dello studio...
Oggi però riesco finalmente a scrivere un nuovo post e vi parlerò, come da titolo, del sapone autoprodotto, in particolare degli strumenti che ci serviranno.
Come è iniziata questa mia nuova "fissa"? :) circa due mesetti fa mi capitò sottomano un video di Tati BioReview dove appunto venivano spiegati la teoria e il procedimento per fare il sapone. Mai fino a quel giorno mi era passato per la testa di cimentarmi in questo tipo di creazioni, ma mi è sembrata una cosa abbastanza fattibile anche per me che non ho elevate competenze e conoscenze di chimica. Così mi sono messa alla ricerca di informazioni più specifiche e dettagliate e sono approdata nel fantastico gruppo facebook Il Mio Sapone e nel canale youtube di GustosaMente Vegan dove una playlist è dedicata a questo argomento. Cercherò quindi di descrivere e spiegare quello che ho imparato per ora ;)
Come per tutti i tipi di spignatti un po' più complessi di uno scrub corpo, anche fare il sapone richiede uno studio preciso e delle precauzioni molto importanti: diversamente dai panetti di glicerina già pronti, infatti, per fare un vero e proprio sapone occorre la soda caustica (idrossido di sodio, NaOH) che, mescolata con acqua, darà origine a una soluzione necessario ad attivare il cosiddetto processo di saponificazione. Questa sostanza, se maneggiata "a cuor leggero" e senza un minimo di conoscenza sulle sue possibili reazioni, può causare ustioni e corrosioni.
Ecco dunque che sono necessarie delle forme di protezione, innanzitutto per noi stessi.
La soda caustica si presenta in forma di scaglie, ma spesso nel contenitore è presente anche della polverina di soda che non dev'essere assolutamente respirata o arrivare a contatto con gli occhi! Inoltre, quando si mescolano acqua e soda, il composto si surriscalda e la temperatura diventa molto elevata (facendo attenzione potrete notare anche il vapore come quello dell'acqua bollente nella pentola per la pasta, per intenderci). Abbiamo perciò bisogno di:
-guanti in lattice per proteggere le mani (vanno bene anche quelli da cucina, purchè siano della vostra taglia e non larghi, altrimenti vi impediscono un po' nel maneggiare gli strumenti),
-mascherina per coprire bocca e naso (va bene anche una sciarpa, purchè protegga bene queste parti),
-occhiali per proteggere gli occhi (vanno bene anche quelli da piscina o una maschera da sub :P),
-camice oppure una vecchia maglia, meglio se a maniche lunghe, per coprire le braccia.
--> nella foto li ho dimenticati, ma vi serviranno anche dei vecchi canovacci o dei giornali per proteggere il piano da lavoro.
Per quanto riguarda gli strumenti, invece, avremo bisogno di:
-brocche di plastica (spessa e resistente al calore) oppure di acciaio inox o di pirex,
-pentola alta in acciaio inox (nella foto manca, scusatemi) dove scaldare i grassi e fare il sapone,
-cucchiaio di acciaio inox per pesare la soda caustica e mescolarla nell'acqua,
-cucchiaio di legno (da usare solo per il sapone, poichè il legno assorbe bene qualsiasi sostanza! Va inoltre cambiato con una certa frequenza),
-termometro (o termometri) per alimenti, importante è che misuri da -10° C a +110° C,
-bilancia elettronica (che misuri al grammo),
-frullatore a immersione,
-eventuali bicchieri (quelli in foto, in particolare, sono di plastica spessa e dura) se vorrete colorare il vostro sapone,
-stampi in silicone (non vanno bene quelli rigidi in quanto rendono difficile sformare il sapone!) da destinare solo a questo scopo. Si possono usare anche cassettine di legno ma occorre foderarle per poi estrarre il sapone quando sarà solidificato; alcuni utilizzano anche i tubi delle Pringles o i contenitori del latte (ovviamente ben puliti!) in tetrapak,
-dopo aver colato il sapone, bisognerà foderare lo stampo con pellicola trasparente (facendo attenzione a che non aderisca al sapone) e porlo sotto una vecchia coperta o un panno, in modo che rimanga al caldo.
Alcune note e precisazioni:
come potete ben leggere qui, si utilizza la soda caustica per produrre il sapone solido (le comuni saponette) mentre si usa il potassio caustico per i saponi liquidi (che io non tratterò perchè non ho questa sostanza e per il momento sono interessata solo saponi solidi).
Il sapone si crea con tre fondamentali ingredienti ovvero soda caustica, acqua demineralizzata e (uno o più) grassi: il processo che avviene con queste sostanze mescolate assieme, darà origine a un sapone che non avrà più, al suo interno, la soda caustica! Quindi se stavate già pensando che sono pazza e che voglio rovinarmi la pelle beh, non è assolutamente così! ;)
Chiaro è che bisogna osservare tutte le "regole" per produrre il sapone e per maneggiarlo: infatti, dopo averlo colato nello stampo, bisogna lasciarlo riposare per 48 ore, trascorse le quali lo si può sformare e tagliare: in questa fase il sapone va comunque maneggiato usando i guanti. Inoltre, dopo averlo tagliato, va posto in un luogo asciutto e ventilato a stagionare per due o più mesi (in questo modo, il sapone perderà tutte le tracce di soda caustica e inoltre, più viene fatto stagionare, più efficace sarà la schiuma).
Io per il momento ho fatto il sapone usando solo in metodo a freddo (che prevede di mescolare soluzione caustica e grassi alla stessa temperatura) e questo, quindi, vi descriverò (in un prossimo post, per non rendere troppo pesante e noioso questo).
Giusto per informazione comunque, un breve accenno al metodo a caldo: questo sfrutta il calore proveniente da una fonte esterna -il forno- per accelerare il processo di saponificazione. Se non ho capito male, inoltre, esiste un terzo metodo, detto tutto a freddo, nel quale i grassi non vengono scaldati, ma ad essi viene aggiunta direttamente la soluzione caustica che, grazie all'elevata temperatura, li scioglierà (se qualche saponaio esperto legge, può confermare/correggermi?).
Per ora ho concluso, nel prossimo post: teoria e formule (semplici, non vi preoccupate)! :)
CosTy
Nessun commento:
Posta un commento