Nuovo velocissimo post sulla terza parte della rubrica di Fitoterapia, oggi vediamo un po' quali sono i principali impieghi di erbe e piante.
Vi ricordo, a scanso di equivoci, che questi rimedi naturali possono alleviare piccoli problemi e fastidi quotidiani ma è comunque buona cosa chiedere prima il parere di un medico! Ci sono infatti alcune piante che possono contrastare l'effetto dei farmaci, o per esempio piante non adatte in gravidanza.
Ma veniamo al dunque :)
Erbe e piante possono essere utilizzate sia per via orale, quindi ingerite; oppure usate esternamente (in questo gruppo rientrano anche gli sciacqui della bocca in quanto il liquido non viene poi ingerito).
Per uso interno ricordiamo:
-Tisane: sono preparati con acqua, sia calda che fredda e comprendono infusi, decotti e macerati. Erbe aromatiche e fiori, per lo più, non vanno bolliti in quanto rischiano di perdere i principi attivi che contengono; per le parti vegetali più dure, invece, è possibile scegliere o il decotto oppure il macerato.
Infuso: utilizzato per le parti tenere della pianta; si prepara facendo bollire l'acqua, le droghe poi vanno immerse e lasciate a riposo per 5/10 minuti. Successivamente si passa al filtraggio e la bevanda è pronta per essere consumata.
Decotto: utilizzato per estrarre i principi attivi dalle parti più dure della pianta. Si immergono le parti sminuzzate della pianta scelta nell'acqua e si porta il tutto all'ebollizione per 15 minuti. Successivamente si lascia raffreddare per altri 15 minuti e poi si filtra per bene con un colino.
Macerato: si prepara lasciando riposare le droghe in acqua fresca per un certo periodo di tempo in base alla pianta utilizzata. Altra cosa sono le tinture madre e gli oleoliti. La tintura madre prevede l'utilizzo di acqua+alcool alimentare: per prepararla bisogna mettere in un recipiente la pianta scelta, meglio se fresca, e la gradazione alcoolica preferibile per quella data pianta (esempio: gradazione a 75°--> 77 ml di alcool e 23 ml di acqua). Si fa macerare il tutto per 3 settimane, agitando di frequente, e infine si passa al filtraggio, che va ripetuto dopo 48 ore. L'oleolito invece prevede l'utilizzo di un olio, di solito quello di riso, posto in un barattolo di vetro, all'interno del quale va inserita la pianta scelta: si lascia macerare per 1 mese, agitando ogni giorno. Il barattolo va lasciato in un luogo fresco e buio. Successivamente si esegue un doppio filtraggio e si può poi aggiungere del tocoferolo per evitare l'irrancidimento del preparato.
-Vino: in questo caso si utilizzano vini bianchi o rossi nei quali porre a macerazione la pianta. Dopo il filtraggio, il preparato va somministrato a cucchiai o bicchierini, secondo le modalità e in base alla pianta usata.
-Sciroppo:si usa per rendere più piacevole il sapore di certe piante altrimenti troppo amare. Si prepara un liquido denso a base di miele o zucchero all'interno del quale discogliere la pianta.
Per l'uso esterno, invece, abbiamo:
-Polvere: si ricava setacciando e polverizzando le erbe precedentemente essiccate (per le modalità di essicazione, vedere qui). Si utilizza per la cura delle affezioni della pelle, hanno funzione assorbente e protettiva.
-Bagno: si prepara con acqua calda all'interno della quale mescolare un infuso o un decotto. Il bagno dovrebbe durare non meno di 20 minuti.
-Cataplasma: è un preparato in cui la pianta va mescolata ad acqua o latte, è di consistenza molle e si applica su una garza che andrà poi posta sulla parte dolorante.
-Compressa: si immerge un fazzoletto o un panno in un decotto o in infuso e successivamente si applica sulla zona dolorante del corpo per un tempo prescritto.
-Gargarismo o sciacquo: liquido disinfettante per uso orale, non va però ingerito!
-Lozione: infuso o decotto in cui viene imbevuto del cotone, che poi sarà passato sulla zona da curare. Quelle utilizzate per frizioni del cuoio capelluto o per massaggi, sono di solito oleoliti.
-Unguento: le erbe vengono mescolate a burro o olio e, quanto sono ben amalgamate, si possono spalmare sulla zona interessata.
-Vapori: possono essere secchi, nel caso venga bruciata la droga e se inalino i fumi, oppure umido nel caso la pianta venga posta in acqua bollente e se ne respitino i vapori.
Ecco qui. Volevo parlarvi anche delle dosi e dei tempi di somministrazione, ma per il momento è tutto, altrimenti viene un post troppo lungo e pesante. Quindi vi saluto e.. al prossimo step! Spero vi possa essere utile tutto ciò. Sulla mia pagina facebook sono già presenti alcuni rimedi naturali con questi preparati! Dateci un'occhiata se vi va.
A presto.
CosTy
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