Oggi nuovo post per la rubrica sulla fitoterapia in cui parlerò di quando raccogliere fiori, foglie, semi (...) e di come essiccarli al meglio.
La raccolta delle piante officinali, se da un lato può essere un'attività piacevole e istruttiva, dall'altro richiede la conoscenza precisa dei vegetali che si intendono utilizzare poichè, se erbe come l'ortica, la menta, il rosmarino ecc., sono di facile reperibilità e sono piuttosto conosciute, vi sono altre con cui invece non si ha dimestichezza e familiarità: alcune piante inoltre sono sconsigliate all'uso terapeutico e bisogna quindi saperle riconoscere.
Una volta imparato a riconoscerle, si può procedere con la raccolta, meglio se in luoghi non inquinati e dove questa pratica non è vietata; ancor meglio sarebbe poter usufruire di un piccolo orto personale o di un balcone dove tenere i vasi (il sogno della mia vita, lo ammetto :3 eheh) con le erbe che fanno al caso nostro.
Il periodo di raccolta non è lo stesso per tutte le parti che compongono la pianta, infatti:
-i fiori: vanno raccolti o all'inizio della fioritura, quando non si sono ancora del tutto aperti, oppure nel corso della stessa.
-le foglie: vanno raccolte quando sono già sviluppate ma ancora verdi e giovani.
-gli steli: prima o durante la fioritura della pianta.
-i bulbi: dopo la fioritura, quando la parte aerea (ciò che emerge dal terreno, perciò fiori e foglie) inizia ad appassire.
-radici e rizomi (parti sotterranee della pianta, ingrossati e nodosi, spesso si sviluppano in orizzontale): per le piante perenni, vanno raccolti all'inizio della primavera, mentre per le piante annuali/biennali vanno raccolti in autunno.
-tuberi: vanno colti al momento della fioritura, poichè ricchi di sostanze nutritive.
-corteccia: per la maggior parte degli alberi, va raccolta nel periodo invernale; se la pianta è ancora giovane, invece, meglio prenderla in autunno. Per le conifere e le piante resinose invece, meglio preferire il periodo primaverile.
-frutti: vanno raccolti nel pieno della maturazione.
-semi: questi vanno presi quando la pianta inizia a seccarsi, prima che si stacchino da soli.
Per quanto riguarda invece la loro conservazione ottimale, occorre tenere presente che le piante non vanno raccolte se sono bagnate (per evitare un eventuale deterioramento), ne consegue che per pulirle non vanno immerse in acqua, ma basterà passarci un panno.
Per l'essiccazione è possibile servirsi del forno che però non dovrebbe superare i 30° nel caso delle parti aeree e i 50° per le parti più dure. E' poi possibile essiccare le piante in luoghi bui, asciutti e ventilati.
Il tempo di essiccazione varia in base alla parte considerata: circa 20 giorni per parti dure della pianta (radici, tuberi, rizomi, corteccia, fusto), 10 giorni per le foglie e 4/5 giorni per i frutti.
Come capire quando una pianta è perfettamente secca?
E' facile accorgersene: la piantina secca infatti sarà diventata fragilissima e la parte considerata sarà facilmente polverizzabile (ad esempio nel caso delle foglioline di menta). Un altro test consiste nel prendere qualche fogliolina e chiuderle in un barattolo di vetro: se dopo qualche giorno sui bordi del vaso non compaiono tracce di umidità, la pianta allora è pronta.
Le droghe (con questo termine si intendono appunto le parti essiccate!) così ottenute devono essere conservate in barattoli di vetro ben chiusi, posti poi al riparo dalla luce e dall'umidità.
Per quanto riguarda infine il tempo di conservazione, è innanzitutto sempre meglio non fare una scorta immensa di piante, anche perchè in genere i principi attivi si mantengono per un annetto circa, dopodiché perdono piano piano le loro proprietà.
Con questa breve panoramica sulla raccolta, essiccazione e conservazione delle droghe, si conclude la seconda parte di questa rubrica. Prossimamente, nel terzo step, tratterò i diversi utilizzi delle erbe e piante.
Seguitemi se vi va, e magari condividete o lasciate qualche like in più sulla pagina :) purtroppo facebook limita molto le visualizzazioni, a danno degli utenti inattivi.
A presto!
CosTy
Una volta imparato a riconoscerle, si può procedere con la raccolta, meglio se in luoghi non inquinati e dove questa pratica non è vietata; ancor meglio sarebbe poter usufruire di un piccolo orto personale o di un balcone dove tenere i vasi (il sogno della mia vita, lo ammetto :3 eheh) con le erbe che fanno al caso nostro.
Il periodo di raccolta non è lo stesso per tutte le parti che compongono la pianta, infatti:
-i fiori: vanno raccolti o all'inizio della fioritura, quando non si sono ancora del tutto aperti, oppure nel corso della stessa.
-le foglie: vanno raccolte quando sono già sviluppate ma ancora verdi e giovani.
-gli steli: prima o durante la fioritura della pianta.
-i bulbi: dopo la fioritura, quando la parte aerea (ciò che emerge dal terreno, perciò fiori e foglie) inizia ad appassire.
-radici e rizomi (parti sotterranee della pianta, ingrossati e nodosi, spesso si sviluppano in orizzontale): per le piante perenni, vanno raccolti all'inizio della primavera, mentre per le piante annuali/biennali vanno raccolti in autunno.
-tuberi: vanno colti al momento della fioritura, poichè ricchi di sostanze nutritive.
-corteccia: per la maggior parte degli alberi, va raccolta nel periodo invernale; se la pianta è ancora giovane, invece, meglio prenderla in autunno. Per le conifere e le piante resinose invece, meglio preferire il periodo primaverile.
-frutti: vanno raccolti nel pieno della maturazione.
-semi: questi vanno presi quando la pianta inizia a seccarsi, prima che si stacchino da soli.
Per quanto riguarda invece la loro conservazione ottimale, occorre tenere presente che le piante non vanno raccolte se sono bagnate (per evitare un eventuale deterioramento), ne consegue che per pulirle non vanno immerse in acqua, ma basterà passarci un panno.
Per l'essiccazione è possibile servirsi del forno che però non dovrebbe superare i 30° nel caso delle parti aeree e i 50° per le parti più dure. E' poi possibile essiccare le piante in luoghi bui, asciutti e ventilati.
Il tempo di essiccazione varia in base alla parte considerata: circa 20 giorni per parti dure della pianta (radici, tuberi, rizomi, corteccia, fusto), 10 giorni per le foglie e 4/5 giorni per i frutti.
Come capire quando una pianta è perfettamente secca?
E' facile accorgersene: la piantina secca infatti sarà diventata fragilissima e la parte considerata sarà facilmente polverizzabile (ad esempio nel caso delle foglioline di menta). Un altro test consiste nel prendere qualche fogliolina e chiuderle in un barattolo di vetro: se dopo qualche giorno sui bordi del vaso non compaiono tracce di umidità, la pianta allora è pronta.
Le droghe (con questo termine si intendono appunto le parti essiccate!) così ottenute devono essere conservate in barattoli di vetro ben chiusi, posti poi al riparo dalla luce e dall'umidità.
Per quanto riguarda infine il tempo di conservazione, è innanzitutto sempre meglio non fare una scorta immensa di piante, anche perchè in genere i principi attivi si mantengono per un annetto circa, dopodiché perdono piano piano le loro proprietà.
Con questa breve panoramica sulla raccolta, essiccazione e conservazione delle droghe, si conclude la seconda parte di questa rubrica. Prossimamente, nel terzo step, tratterò i diversi utilizzi delle erbe e piante.
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CosTy
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