Con il termine INCI (International Nomenclature of Cosmetics
Ingredients) si intende l'elenco
delle sostanze presenti in tutti i cosmetici, obbligatorio dal 1997 e riportato spesso nel retro del contenitore.
Queste sostanze sono riportate nella lista in ordine decrescente, ovvero da quello in quantità maggiori a quello in quantità minori, e sono scritte in inglese (se quella sostanza ha subito dei processi chimici) o in latino (nel caso la sostanza sia pura, di origine vegetale, come ad esempio un olio).
Non tutti i cosmetici in commercio contengono ingredienti buoni, spesso infatti l'Inci è composto da sostanze nocive sia per l'uomo che per l'ambiente. Vediamole insieme:
-Siliconi, sostanze sintetiche non compatibili con la pelle, utilizzate per il basso costo; i più frequenti sono Dimethicone, Ciclopentasiloxane, Cyclomethicone, Amodimethicone e Dimethiconol.
Facciamo un esempio: spesso gli olii per capelli, i cosiddetti cristalli liquidi, contengono per lo più siliconi e solo in minima parte (perciò posto verso la fine della lista) l'olio che dà il nome al prodotto (tipo "olio ai semi di lino").
-Petrolati, sostanze derivanti dal petrolio, di cui ricordiamo Paraffinum liquidum, Petrolatum, Vaselina, Cera microcristallina e Mineral oil. Possono essere irritanti e comedogeni (ovvero otturano i pori della pelle e possono creare punti neri).
Un esempio sono alcune creme per il viso o alcuni prodotti antibrufoli.
-Conservanti, cessori di formaldeide tipo Imidazolidinyl urea, Diazolidinyl urea, Methylchlorosothiacolinone e Methylisothiacolinone, DMDM hydantoin, Formaldheyde, Benzylhemiformal, 2-bromo, 2-nitropane
-altri, tipo Mea, Dea e Tea (es. Cocamide Mea), Peg, Ppg, Triclosan.
Il Sodium laureth sulfate (SLES), il Sodium coceth sulfate, il Sodium pareth sulfate e il Sodium mireth sulfate vanno bene se subito dopo c'è una betaina, ma non vanno bene se accanto hanno un codice numerico.
Inizialmente districarsi tra questi nomi spesso lunghi e difficili può essere davvero complicato, ma ci sono alcune accortezze che potete adottare: innanzitutto come vedete, i siliconi spesso terminano in -one o -xane; ci sono poi le siglette come Peg o Mea e Urea. Inoltre, potete stampare questa breve lista e per un primo momento tenerla con voi nel taccuino, usandola quando andate a fare compere!
Infine se avete uno smartphone, potete scaricare ed utilizzare "Biotiful" ed "E' verde?", app che, se inserite il nome del prodotto, attraverso pallini o fiorellini colorati vi informano sulla bontà o meno dell'Inci. Attenzione però: non tutte le sostanze nocive per l'ambiente lo sono anche per l'uomo, perciò in questo caso dovrete approfondire la questione autonomamente e non allarmarvi.
Per un focus accurato sulle sostanze, cliccate qui.
A presto!
Queste sostanze sono riportate nella lista in ordine decrescente, ovvero da quello in quantità maggiori a quello in quantità minori, e sono scritte in inglese (se quella sostanza ha subito dei processi chimici) o in latino (nel caso la sostanza sia pura, di origine vegetale, come ad esempio un olio).
Non tutti i cosmetici in commercio contengono ingredienti buoni, spesso infatti l'Inci è composto da sostanze nocive sia per l'uomo che per l'ambiente. Vediamole insieme:
-Siliconi, sostanze sintetiche non compatibili con la pelle, utilizzate per il basso costo; i più frequenti sono Dimethicone, Ciclopentasiloxane, Cyclomethicone, Amodimethicone e Dimethiconol.
Facciamo un esempio: spesso gli olii per capelli, i cosiddetti cristalli liquidi, contengono per lo più siliconi e solo in minima parte (perciò posto verso la fine della lista) l'olio che dà il nome al prodotto (tipo "olio ai semi di lino").
-Petrolati, sostanze derivanti dal petrolio, di cui ricordiamo Paraffinum liquidum, Petrolatum, Vaselina, Cera microcristallina e Mineral oil. Possono essere irritanti e comedogeni (ovvero otturano i pori della pelle e possono creare punti neri).
Un esempio sono alcune creme per il viso o alcuni prodotti antibrufoli.
-Conservanti, cessori di formaldeide tipo Imidazolidinyl urea, Diazolidinyl urea, Methylchlorosothiacolinone e Methylisothiacolinone, DMDM hydantoin, Formaldheyde, Benzylhemiformal, 2-bromo, 2-nitropane
-altri, tipo Mea, Dea e Tea (es. Cocamide Mea), Peg, Ppg, Triclosan.
Il Sodium laureth sulfate (SLES), il Sodium coceth sulfate, il Sodium pareth sulfate e il Sodium mireth sulfate vanno bene se subito dopo c'è una betaina, ma non vanno bene se accanto hanno un codice numerico.
Inizialmente districarsi tra questi nomi spesso lunghi e difficili può essere davvero complicato, ma ci sono alcune accortezze che potete adottare: innanzitutto come vedete, i siliconi spesso terminano in -one o -xane; ci sono poi le siglette come Peg o Mea e Urea. Inoltre, potete stampare questa breve lista e per un primo momento tenerla con voi nel taccuino, usandola quando andate a fare compere!
Infine se avete uno smartphone, potete scaricare ed utilizzare "Biotiful" ed "E' verde?", app che, se inserite il nome del prodotto, attraverso pallini o fiorellini colorati vi informano sulla bontà o meno dell'Inci. Attenzione però: non tutte le sostanze nocive per l'ambiente lo sono anche per l'uomo, perciò in questo caso dovrete approfondire la questione autonomamente e non allarmarvi.
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