-->

Premessa..


Ciao a tutti e benvenuti!
In questo blog troverete ricette di cucina, rimedi naturali per pelle e capelli, recensione dei prodotti in commercio e cosmetici fatti in casa.
Relativamente a questi ultimi, ci tengo a precisare alcune cose per evitare problemi e polemiche: non sono cosmetologa, erborista, farmacista né medico e quello che pubblico è frutto di quello che leggo su libri che trattano tali argomenti o in diversi siti dedicati. Cerco di informarmi più possibile sugli effetti delle varie sostanze e soprattutto sulle eventuali controindicazioni.
Ciò che può fare bene a me, inoltre, non è detto che vada bene per voi e viceversa, perciò vi consiglio di prendere questo blog solo come una sorta di guida. Io non vi conosco, non so se siete allergici a qualche sostanza; inoltre non mi voglio assolutamente sostituire al vostro medico con i miei consigli naturali! La salute viene prima di tutto.
Le ricette che pubblico le prendo da vari blog di spignatti, non sono del tutto farina del mio sacco in quanto sono agli inizi e sto ancora imparando.
Se avete domande scrivetemi pure e per quello che posso, sarò felice di rispondervi!
Sono aperta a confrontarmi con voi e accetto le critiche purché costruttive.
Costy

sabato 11 luglio 2015

Sapone Homemade - parte 1: precauzioni e strumenti

Ciao a tutti!
Scusatemi per l'assenza di questi giorni ma è un periodo un po' impegnativo per via dello studio...
Oggi però riesco finalmente a scrivere un nuovo post e vi parlerò, come da titolo, del sapone autoprodotto, in particolare degli strumenti che ci serviranno.


Come è iniziata questa mia nuova "fissa"? :) circa due mesetti fa mi capitò sottomano un video di Tati BioReview dove appunto venivano spiegati la teoria e il procedimento per fare il sapone. Mai fino a quel giorno mi era passato per la testa di cimentarmi in questo tipo di creazioni, ma mi è sembrata una cosa abbastanza fattibile anche per me che non ho elevate competenze e conoscenze di chimica. Così mi sono messa alla ricerca di informazioni più specifiche e dettagliate e sono approdata nel fantastico gruppo facebook Il Mio Sapone e nel canale youtube di GustosaMente Vegan dove una playlist è dedicata a questo argomento. Cercherò quindi di descrivere e spiegare quello che ho imparato per ora ;)

Come per tutti i tipi di spignatti un po' più complessi di uno scrub corpo, anche fare il sapone richiede uno studio preciso e delle precauzioni molto importanti: diversamente dai panetti di glicerina già pronti, infatti, per fare un vero e proprio sapone occorre la soda caustica (idrossido di sodio, NaOH) che, mescolata con acqua, darà origine a una soluzione necessario ad attivare il cosiddetto processo di saponificazione. Questa sostanza, se maneggiata "a cuor leggero" e senza un minimo di conoscenza sulle sue possibili reazioni, può causare ustioni e corrosioni.
Ecco dunque che sono necessarie delle forme di protezione, innanzitutto per noi stessi.


La soda caustica si presenta in forma di scaglie, ma spesso nel contenitore è presente anche della polverina di soda che non dev'essere assolutamente respirata o arrivare a contatto con gli occhi! Inoltre, quando si mescolano acqua e soda, il composto si surriscalda e la temperatura diventa molto elevata (facendo attenzione potrete notare anche il vapore come quello dell'acqua bollente nella pentola per la pasta, per intenderci). Abbiamo perciò bisogno di:
-guanti in lattice per proteggere le mani (vanno bene anche quelli da cucina, purchè siano della vostra taglia e non larghi, altrimenti vi impediscono un po' nel maneggiare gli strumenti),
-mascherina per coprire bocca e naso (va bene anche una sciarpa, purchè protegga bene queste parti),
-occhiali per proteggere gli occhi (vanno bene anche quelli da piscina o una maschera da sub :P),
-camice oppure una vecchia maglia, meglio se a maniche lunghe, per coprire le braccia.
--> nella foto li ho dimenticati, ma vi serviranno anche dei vecchi canovacci o dei giornali per proteggere il piano da lavoro.

Per quanto riguarda gli strumenti, invece, avremo bisogno di:


-brocche di plastica (spessa e resistente al calore) oppure di acciaio inox o di pirex,
-pentola alta in acciaio inox (nella foto manca, scusatemi) dove scaldare i grassi e fare il sapone,
-cucchiaio di acciaio inox per pesare la soda caustica e mescolarla nell'acqua,
-cucchiaio di legno (da usare solo per il sapone, poichè il legno assorbe bene qualsiasi sostanza! Va inoltre cambiato con una certa frequenza),
-termometro (o termometri) per alimenti, importante è che misuri da -10° C a +110° C,
-bilancia elettronica (che misuri al grammo),
-frullatore a immersione,
-eventuali bicchieri (quelli in foto, in particolare, sono di plastica spessa e dura) se vorrete colorare il vostro sapone,
-stampi in silicone (non vanno bene quelli rigidi in quanto rendono difficile sformare il sapone!) da destinare solo a questo scopo. Si possono usare anche cassettine di legno ma occorre foderarle per poi estrarre il sapone quando sarà solidificato; alcuni utilizzano anche i tubi delle Pringles o i contenitori del latte (ovviamente ben puliti!) in tetrapak,
-dopo aver colato il sapone, bisognerà foderare lo stampo con pellicola trasparente (facendo attenzione a che non aderisca al sapone) e porlo sotto una vecchia coperta o un panno, in modo che rimanga al caldo.

Alcune note e precisazioni:
come potete ben leggere qui, si utilizza la soda caustica per produrre il sapone solido (le comuni saponette) mentre si usa il potassio caustico per i saponi liquidi (che io non tratterò perchè non ho questa sostanza e per il momento sono interessata solo saponi solidi).
Il sapone si crea con tre fondamentali ingredienti ovvero soda caustica, acqua demineralizzata e (uno o più) grassi: il processo che avviene con queste sostanze mescolate assieme, darà origine a un sapone che non avrà più, al suo interno, la soda caustica! Quindi se stavate già pensando che sono pazza e che voglio rovinarmi la pelle beh, non è assolutamente così! ;)
Chiaro è che bisogna osservare tutte le "regole" per produrre il sapone e per maneggiarlo: infatti, dopo averlo colato nello stampo, bisogna lasciarlo riposare per 48 ore, trascorse le quali lo si può sformare e tagliare: in questa fase il sapone va comunque maneggiato usando i guanti. Inoltre, dopo averlo tagliato, va posto in un luogo asciutto e ventilato a stagionare per due o più mesi (in questo modo, il sapone perderà tutte le tracce di soda caustica e inoltre, più viene fatto stagionare, più efficace sarà la schiuma).

Io per il momento ho fatto il sapone usando solo in metodo a freddo (che prevede di mescolare soluzione caustica e grassi alla stessa temperatura) e questo, quindi, vi descriverò (in un prossimo post, per non rendere troppo pesante e noioso questo).
Giusto per informazione comunque, un breve accenno al metodo a caldo: questo sfrutta il calore proveniente da una fonte esterna -il forno- per accelerare il processo di saponificazione. Se non ho capito male, inoltre, esiste un terzo metodo, detto tutto a freddo, nel quale i grassi non vengono scaldati, ma ad essi viene aggiunta direttamente la soluzione caustica che, grazie all'elevata temperatura, li scioglierà (se qualche saponaio esperto legge, può confermare/correggermi?).

Per ora ho concluso, nel prossimo post: teoria e formule (semplici, non vi preoccupate)! :)
CosTy

Nessun commento: